Go to Top

Il TSC come buona pratica di diffusione culturale: intervento alla Camera dei Deputati

“Non è una terapia. Non è un modello socio-assistenziale. È un preciso modello teatrale all’interno del quale operano molti soggetti”
Il Professor Alessandro Pontremoli dell’Università degli Studi di Torino (Dipartimento di Studi Umanistici) è stato invitato ad esporre davanti alla Commissione Cultura della Camera dei deputati la metodologia di Teatro Sociale e di Comunità™.

“L’azione teatrale dà voce e strumenti a chi generalmente non ha possibilità di comunicare a causa, ad esempio, di una situazione di deprivazione. IL TSC™ diviene una strada per la maturazione delle identità personali e collettive. Suscita nuove azioni che si dispiegano nella reciprocità e nella condivisione dell’esperienza.
Il TSC™ comprende progetti che durano anni sui territori, progetti che rispondono a una domanda di questi stessi territori. Una volta individuata la domanda, si trovano gli strumenti per rispondere a questa domanda. Professionisti e non professionisti lavorano insieme alla definizione di un progetto comune e organizzano anche – ma non necessariamente – spettacoli che vengono proposti all’intera comunità. Lavorando con le comunità, il TSC™ opera un cambiamento sociale e culturale“.